2018

LA DECISIONE

La decisione (2018) è un disco “esplosivo”, variegato, con arrangiamenti moderni e curatissimi, nel quale la voce e l’indubbia classe interpretativa del cantante sono così forti da imprimere la sua personalità ad ogni canzone e ad ogni suono.
Una menzione particolare va al brano dedicato a Johann Cruijff, un raro caso di canzone dedicata ad un calciatore. Cruijff non è in questo caso solo un idolo del cantante/calciatore Augusto Re, ma uno degli esempi di persone virtuose che il cantautore ha scelto di omaggiare.

Credits

Ornella D’Urbano (tastiere e cori) – Gabriele Palazzi Rossi (batteria e percussioni) – Stefano Casali (basso elettrico) – Larry Tommasini (chitarre acustiche ed elettriche) – Tommy Dell’Olio (interventi di chitarre elettriche in “Se un giorno per sbaglio”)

Testi, musiche  e arrangiamenti di Augusto Re.

Mixato e masterizzato al TNT Recording Lab Studio da Tommy Dell’Olio

SE UN GIORNO PER SBAGLIO

SE UN GIORNO PER SBAGLIO

di Augusto Re

(intro musicale)

Se un giorno per sbaglio
ti andasse di farlo
di prender su tutto
e andare via
non esitare a chiamarmi
che senza perdere un attimo
mi organizzo in un battibaleno
ti porto via.
Se un giorno per sbaglio
ti andasse di farlo
di inseguire il tuo istinto
e volare via
per vedere se dentro
i luoghi sparsi del mondo
ti ci trovi anche un po’ di te
che non sai più cosa sia.
Quante volte senti solo chiasso
quando c’è silenzio attorno a te.
Ma quanto è strana la vita
che più ti passa e più non l’hai capita
che poi ti vola e invece l’hai sentita
e sulle spalle c’è un mondo sopra te.
Ma quanto è bella la vita
perché quel mondo è come averlo fra le dita
ed è leggero se una decisione è presa
mentre è pesante se rimane dentro te.
Se un giorno per sbaglio
ti andasse di farlo
di scrivere una pagina nuova
e andare via
lasciare un biglietto
con qualche riga di scuse
tu chiamami subito
che lo firmo anch’io.
Quante volte ti è venuto in mente
di gridare a tutti: vado via!

Rit.

Se un giorno per sbaglio
ti andasse di farlo
per il tuo compleanno
andare via
lasciare sospesa
una foto ricordo
di te con lo zaino
su una ferrovia.

LA DECISIONE

LA DECISIONE
di Augusto Re

Ho preso la decisione
la decisione è irrevocabile
ho preso la decisione
la decisione è irremovibile
ho preso la decisione
la decisione non è più sindacabile
ho preso la decisione
di non vederti più.
Gesù Gesù
come faremo a non vederci più
Gesù Gesù
come faremo senza il nostro veleno.
Gesù Gesù
come faremo a non scriverci più
Gesù Gesù
come faremo senza veleno.

Ho preso la decisione
di non inquietarmi troppo
ho preso la decisione
di stare un poco in pace
ho preso la decisione
di stare in pace con me stesso
ho preso la decisione
di non vederti più.
Gesù Gesù

(sarò un binario senza il suo treno)

Ho preso la decisione
la decisione è irrevocabile
ho preso la decisione
la decisione è irremovibile
ho preso la decisione
la decisione non è più sindacabile
ho preso la decisione
di non vederti più.
(Musicale)
Gesù Gesù

(come faremo senza veleno)

Ho preso la decisione
di portare a conclusione
la nostra storia stupenda
che non aveva una delimitazione
che però non aveva equilibrio
e tutti i giorni si vedeva il burrone
ho preso la decisione
di non vederti più.

IO TI ASPETTO QUA

IO TI ASPETTO QUA

di Augusto Re

C’è silenzio dentro la città
son le 4 e il sonno se ne va
non mi resta che aspettare il giorno
e sentire il fresco di un ritorno
e vedere l’alba che schiarisce
ogni piccola radice
e sentire dentro un nuovo sole
ora i battiti li senti anche tu
che ti stai avvicinando a me
arrivi proprio come il primo sole
un sole caldo che ti può scottare
ma del tuo fuoco io mi brucerei
senza il tuo fuoco non ce la farei
perché è un fuoco che non fa del male
e ogni volta ci vorrei cascare
dove sei?
Io ti aspetto qua.

C’è silenzio dentro la città
una macchina che corre forte
qualche luce accesa in questa notte
una notte di attesa di te
guardo fuori e non è ancora giorno
mi pregusto il tuo ritorno
vorrei dirti che ti amo
ma non trovo proprio il modo sai
e ogni volta poi non c’è mai tempo
e ogni volta non mi viene il fiato
qualche volta mi trattengo
ma i tuoi occhi brillano per me
di una luce pulita come il diamante
di una luce fresca come l’acqua
di una limpida sorgente
hai rapito la mia mente
dove sei?
Io ti aspetto qua.

LE DISSOLVENZE

LE DISSOLVENZE

di Augusto Re

Rideva il bambino tranquillo sui banchi di scuola
giocava assieme con i suoi amici dalla mattina alla sera
voleva fare cose “da grande” e se ne stava giù in strada,
la storia di un bambino curioso della sua vita davanti
e una gran voglia di spenderla.
Sembrava un ragazzo deciso, sicuro delle sue idee
ma si faceva spesso influenzare dalle mode e dagli altri
il fumo provato per scherzo all’uscita da scuola
pian piano veniva assorbito da quella spirale tribale
di prove di droghe e di sfide.
Le dissolvenze nell’età giovanile
fragili incertezze miste a un senso onnivoro di possibilità
l’evasione consumistica a metà fra l’equilibrio e il disagio
fra il reale e il virtuale
con meno pregiudizi perché pochi sono i giudizi.
Le dissolvenze nell’età giovanile
e il tempo rischia di diventare vuoto
alla ricerca più che di un libero-amore, di un amore-libero
amori in dissolvenza, amicizie in dissolvenza
e rischio di identità personali in dissolvenza…
“Ne esco quando mi pare” diceva
“Posso smettere anche domani se voglio”
e in quella voragine, senza accorgersi, sempre più scivolava.

Voleva partire, lasciare, andare lontano
ricominciare tutto da capo, rifarsi da zero
scegliere una metà qualsiasi e sfidare la sorte
la sorte che ancora in debito era verso di lui, con le sue speranze…
Lo sguardo dubbioso filtrava dal vetro appannato
il capo stazione fischiava quell’ultimo viaggio
il sole se ne andava di fretta per un freddo tramonto
nessuno sotto al suo finestrino raccoglieva il saluto
mentre il treno partiva.
Le dissolvenze nell’età giovanile
con più punti interrogativi perché pochi sono quelli esclamativi
quell’età dove i sussulti del cuore hanno accenti da melodramma
quell’età ribelle e disubbidiente che ti porta sempre a fare nuove esperienze.
Le dissolvenze nell’età giovanile
nella società complessa da frammentate relazioni sociali
dove il centro d’accoglienza è il casello del tunnel della moda
dove il corpo pieno di buchi ti fa capire
di aver perso tutto e tutti in una volta sola.
Una storia dai vicoli ciechi
una storia che non ha mai avuto segreti
una storia comune di un ragazzo che se ne stava tranquillo sui banchi di scuola.
Troppo tardi si è reso conto del danno
e non c’è stato più niente da fare
quando l’hanno trovato nel bagno già morto
con il corpo raccolto.

OGNI TANTO

OGNI TANTO

di Augusto Re

(intro groove)

Ogni tanto non parlo, qualche volta non dormo
ogni tanto non mangio, quando non sono tranquillo.
Ogni tanto sai fingo, qualche volta mi trattengo,
ogni tanto non scelgo, quando non sono convinto.
E ogni tanto mi fermo e poi mi domando
ma che sto facendo, ma cosa stiamo facendo?
E ogni tanto mi fermo e poi mi domando
ma dove sto andando, ma dove sto andando?
E ogni tanto mi fermo e poi mi domando
ma dove stiamo finendo, ma dove ci stanno portando?

(musicale)

Ogni tanto non credo, qualche volta sai bevo
ogni tanto resisto anche se poi non ci riesco.
Ogni tanto mi annoio, qualche volta mi sorprendo
ogni tanto sparisco, quando ho fatto il pieno…
E ogni tanto mi fermo e poi mi domando
ma chi ci sta guidando, ma chi ci sta osservando?
E ogni tanto mi fermo e poi mi domando
se sto sbagliando, in cosa sto sbagliando?
E ogni tanto piove e io mi domando
di cosa stiamo parlando, di cosa stiamo parlando?
E ogni tanto si muore e io mi domando
di cosa abbiamo bisogno, cosa ci manca qua attorno?

(musicale)

Ogni tanto resisto, ogni tanto non penso
ogni tanto mi sforzo, ma alla fine è lo stesso.
Ogni tanto non sogno, qualche volta non vengo
ogni tanto non va come dico io, ma va bene lo stesso.

DISEQUAZIONI IRRAZIONALI

DISEQUAZIONI IRRAZIONALI

di Augusto Re

Ma cosa mi hai fatto?
Ma come è successo?
Io ero tranquillo,
ero un soggetto sereno
e ci lasciamo alle spalle
carambole di emozioni
un ginepraio di amori
lo shakeraggio di cuori.
Disequazioni irrazionali
l’incognita dov’è?
nel mio comportamento strano
c’entri sempre te.
Disequazioni irrazionali
l’incognita dov’è?
nel mio comportamento strano
c’entri solo te.
Ma cosa mi hai fatto?
Ma come è successo?
Io ero tranquillo,
con il Mondo intero!
le tiritere geometriche…
sottili divagazioni
ricerco il senso euclideo
nei miei tormenti interiori.
Rit.
(Musicale prima parte)
l’incognita è sotto il segno
di una radice complessa
mi guardon quegl’occhi furbi
che dicon non m’interessa.
Rit.

… c’entri sempre te,
c’entri solo te!

JOHAN CRUIJFF (L'OLANDESE VOLANTE)

di Augusto Re

Con i piedi di chi conosce la traiettoria
molto prima che in testa arrivi il pensiero,
imparando a giocare a calcio lungo la strada,
nasce Cruijff il guerriero.
Nato figlio dell’Ajax ma nel corso degl’anni
s’innamorava della Catalogna
dopo i trionfi e i tonfi
fra America, Spagna e Olanda.
Già voi lo so, lo conoscete, il suo nome è Johan Cruijff
la geometria, il calcio totale, sì questo è Johan Cruijff

L’olandese volante, il profeta del gol,
così veniva chiamato nel pianeta del Calcio
fra palloni d’oro, interviste e sponsor
ecco a voi il nuovo campione.
Ma il sistema ti apprezza e poi ti disprezza,
fu così che i compagni di squadra,
per invidia e gelosia
gli voltaron le spalle.
Già voi lo so, lo conoscete, il suo nome è Johan Cruijff
il numero 14, l’essenza del calcio olandese, sì questo è Johan Cruijff

(musicale)

Condottiero nato un misto di forza-eleganza
per lui il calcio era musica e ne era il direttore d’orchestra
ai comandi il pallone con totale visione
sua naturale espressione.
Eran gli anni ’70 e i ragazzi olandesi
i mitici con la maglia arancione
la grande squadra folle
che tutti volevan a vedere.
Già voi lo so, lo conoscete, il suo nome è Johan Cruijff
la geometria, il calcio totale, sì questo è Johan Cruijff

Già voi lo so, lo conoscete, il suo nome è Johan Cruijff
il numero 14, l’essenza del calcio olandese, sì questo è Johan Cruijff

“Bisogna trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto:
né troppo presto, né troppo tardi.” Johan Cruijff

VITA!

VITA!

di Augusto Re

Vita!
quando inizi lo sai vai già in salita
e poi tutti che dicono “stai attento che la vita
non frulla se non fai fatica”.
Vita!
quando giovane sei una margherita
prendi il fresco del vento e il sole bacia sulla fronte
e l’orizzonte è un arco infinito…

L’idea che esista una forza che – Vita!
ti dà una spinta ma non sai perché – Vita!
e vivi senza la tua origine
e ti circonda questo limite
dentro te.
Ma la materia spinge, viene e va – Vita!
e tu vai in cerca della libertà
e la saggezza cresce con l’età
e con i sogni e desideri puoi
cambiare il Mondo!

Vita!
fai un sorriso perché non è finita
anche quando stai su da una caduta e ti rialzi
dopo aver preso una batosta.
Vita!
che ci aiuti a non avere mai paura
nei silenzi gli equilibri sono incerti più che mai
e l’entusiasmo va a momenti.

(Rit.)

Vita!
i veri amici e la magia della bellezza
un’emozione scritta su un pezzo piccolo di carta
l’amore dolce e una segreta pazzia.
Vita!
uno sguardo e il linguaggio porta al cuore
e tu vaghi alla ricerca per chissà quale tempesta
per un bicchiere di un po’ di Vita!.

(Rit.)

TI HO CERCATA DA SEMPRE

TI HO CERCATA DA SEMPRE

di Augusto Re

Ti ho cercata da sempre
ti ho trovata da mai
e ogni volta che guardo l’orizzonte
mi chiedo ma dove sei?
Ti ho cercata da sempre
prima o poi sbucherai
all’improvviso come un cuore rapito
di un bambino che di giocare non ha ancora finito
Ti ho cercata da sempre
e tu mi stai aspettando, dove?
sotto un platano alla fermata dell’autobus,
o mentre cammini con lo sguardo verso il sole
eh… eh…
Tutta la vita ad aspettare quel momento per dirti
che sono pazzo di te!

Ti ho cercata da sempre
ti ho trovata da mai
e ogni volta che passo fra la gente
mi chiedo ma dove sei?
Ti ho cercata da sempre
prima o poi sbucherai
all’improvviso come una stella cometa
o come Zorro che ti trafigge e fa una Zeta
Ti ho cercata da sempre
e tu mi stai aspettando, dove?
Sei forse in Messico, sotto casa o a Parigi,
o in quale posto altrove?
eh… eh…
Tutta la vita vale quel momento per dirti
che sono pazzo di te!

(musicale)

Ti ho cercata da sempre
ti ho trovata da mai
e anche tu ti guardi attorno e pensi
verrà un giorno vedrai…
Ti ho cercata da sempre
e continuo a cercarti
con quella voglia di baciarti all’improvviso
lungo un molo, al volo.
Ti ho cercata da sempre
e continuo a cercarti
e forse un giorno tu mi stupirai
mi verrai incontro per un’informazione,
mi chiederai se ti accompagno alla stazione
e alla stazione un treno prenderemo, uno qualsiasi,
e ci baceremo.

Ti potrebbero interessare